La Legge 46/90 e le relative norme Uni 8065 Prescrivono obbligatoriamente per impianti di produzione acqua calda sanitaria con durezza temporanea maggiore di 25°f il trattamento acque tramite addolcimento. Si sottolinea inoltre che l’addolcimento comporta i seguenti vantaggi:
*Migliore qualita’ dell’acqua da bere
*Risparmio di gas ed elettricita’ grazie all’eliminazione del calcare che provoca isolamento termico
*Minor uso di detersivi ed ammorbidenti
*Maggior efficienza e durata di caldaie, scaldabagni, lavatrici, lavastoviglie e tubazioni
*Eliminazione delle macchie di calcare e miglior funzionamento delle rubinetterie
L’ acqua che beviamo: L’acqua fornita dagli acquedotti comunali proviene di solito da fonti differenti come sorgenti, falde, fiumi, laghi e bacini artificiali. A seconda della provenienza, sono necessari opportuni trattamenti per renderla potabile. L’acqua è considerata potabile quando possiede tutte le caratteristiche fisiche, organolettiche, chimiche e biologiche per poter servire ad usi alimentari. I parametri delle qualità dell’acqua potabile definiti dal DPR n. 236 del 4 maggio 1988 (in attuazione della direttiva n. 80/778/CEE concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano) sono:
*organolettici (calore, torpidità, sapore, odore)
*chimico-fisici (temperatura, pH, conducibilità, durezza, residuo fisso, ossigeno disciolto, sostanze chimiche varie ed anche utili sotto il profilo alimentare, come calcio, magnesio, sodio, ed anidride carbonica)
*contenuto di sostane indesiderabili (ammoniaca, nitriti, nitrati, idrocarburi policiclici aromatici)
*microbiologici (batteri coliformi e streptococchi)
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*Fornitura dei componenti e ricambi necessari all’ intervento
*Fornitura del materiale di installazione dell’ impianto
*Realizzazione e completamento delle opere murarie
*Sostituzioni rubinetteria, flessibili, lavelli cucine, disotturazione sifoni
*Riparazioni rubinetteria e sanitari